La strategia diventa la risultante di interessi personali e non la conseguenza di scelte dettate da opportunità o minacce legate al business.
Come quella depressiva questo tipo di organizzazione presenta un vuoto nella leadership. I dirigenti, che hanno la visione del mondo come luogo infelice, fatto di persone indegne di fiducia, scoraggiano l'interazione tra le persone per paura di complicazioni, hanno natura schiva e sognano spesso ad occhi aperti.
Frequentemente questo tipo di organizzazione è interessata da battaglie politiche in quanto i manager del secondo livello gerarchico vedono, nella natura schiva del leader, un'opportunità per perseguire i propri interessi. Il potere strategico effettivo diventa mutevole in funzione della coalizione dei manager carrieristi che riescono maggiormente a coinvolgere il leader indeciso.
L'azienda procede disordinatamente facendo piccoli passi in una direzione per poi subire cambi di direzione non appena un nuovo gruppo prende il sopravvento. La strategia diventa quindi la risultante di interessi personali e non la conseguenza di scelte dettate da opportunità o minacce legate al business. D'altro canto i manager migliori vengono alienati dall'indecisione e dall'introversione del leader e questo lascia ulteriore spazio per gli opportunisti.
Anche l'informazione, manipolata all'uso delle varie forze politiche, viene utilizzata più come strumento di potere che come strumento di lavoro.